FONTE:
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]Attenzione! L’argomento da trattare non è cosa semplice. Il dilemma è: addentrarci negli aspetti prettamente tecnici con alcune considerazioni sulla fisica dei veicoli o trattare l’argomento “come se parlassi a un bambino di 4 anni”? Qualcuno si ricorda da dove cavolo ho preso la citazione?
Considerando che, Fa=Pa*f… no, non ci siamo.
Allora bambini, riproviamo! …questa l’ho capita solo io
Prima di inserirci nei meandri del punto di corda, dello spostamento del peso, e di chi più ne ha più ne metta, sono a mio avviso importanti alcuni semplici ragionamenti. La guida deve essere la giusta combinazione di istinto, tecnica ed intelligenza. L’una senza le altre creano un motociclista ad alto rischio. Possiamo anche essere a perfetta conoscenza delle tecniche che consentono a Valentino Rossi di primeggiare (ops scusate, alla Ducati), ma se non dovessimo riuscire ad abbinarle ad una buona dose di materia grigia… sono cacchi amari! A questo punto cominciamo.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Raider! Per poter correttamente inclinare la moto ed inserirci nel modo ideale nella nostra adorata curva dobbiamo imparare a guardare nella direzione giusta. A parte l’ovvia considerazione che in questo modo riusciamo ad individuare con un maggior anticipo gli ostacoli posti sulla carreggiata, proiettando lo sguardo alla maggior distanza possibile, più facilmente riusciremo ad inclinare la nostra 2 ruote. Spesso si tende ad impostare la curva osservando lungo la linea del corpo moto (linea rossa). ANATEMA!
Potrà risultare cosa scontata ma vi garantisco che non è così! Forse dovrei cominciare a citare qualcosa sulla psicologia del conducente, ma mi limito a dire che è cosa naturale, in particolare quando il panico fa capolino, prepararci all’urto guardando l’ostacolo contro cui rischiamo di accartocciare la nostra unica vera ragione di vita (forse ho un po’ esagerato?) ossia il punto A del bellissimo disegno e a irrigidire la nostra muscolatura. Cosa da considerarsi assolutamente controproducente.
La corretta direzione dell’area in cui osservare deve essere nel punto più avanzato alla nostra portata (linea verde). Solo in questo modo possiamo riuscire ad anticipare l’inclinazione della moto in funzione del raggio della curva. Non è cosa semplice … se dovessimo avere problemi di vista poi, non ne parliamo (ogni riferimento è puramente casuale).
Prevedere la traiettoria, le variazioni di raggio (tipiche della parte iniziale e terminale) della curva sono l’elemento base per riuscire a tenere il nostro mostro inclinato per tutta il raggio della stessa, per poterlo raddrizzare progressivamente e senza brusche manovre, e per poter cominciare ad aprire la manetta sempre in modo dolce, evitando spostamenti di carico improvvisi che metterebbero a dura prova l’efficienza delle nostre costosissime diablo (parliamo di pneumatici).
D’altra parte provate a pensare come potremmo riuscire a dirigere la nostra motocicletta verso il punto B fissando il punto A. Chiaramente, tenendo in considerazione che il nostro bolide procede nella curva, dovremo mano a mano che avanziamo, spostare il nostro sguardo sempre più in avanti in modo tale da mantenere il nostro punto di osservazione nella parte più avanzata della visuale. Ragazzi questa è una cosa importante!