FONTE http://www.cim-fema.it/web/
Il 1 febbraio eravamo andati per autoscuole a chiedere cosa fosse cambiato a seguito dell'entrata in vigore della nuova normativa i merito al conseguimento della patente A1, A2 e A3.
Oggi vi diamo un aggiornamento.Innanzitutto vediamo cosa è cambiato sui motoveicoli da usare per gli esami pratici.
1.patenti A1: motociclo di categoria A1, senza sidecar, avente una cilindrata minima di 120 cm3 e in grado di raggiungere una velocità di almeno 90 km/h.
2.patenti A2: motociclo senza sidecar, avente una cilindrata minima di 400 cm3 e una potenza di almeno 25 kW.*
3.patenti A (senza limiti): motociclo senza sidecar, avente una cilindrata minima di 600 cm3 e una potenza di almeno 40 kW.
ATTENZIONE! Anche se questi sono i "requisiti minimi", bisogna tenere conto del fatto che, implicitamente, sono anche quelli "massimi": vale a dire che non si può andare all'esame con una moto più potente di quello che la patente richiesta consente di guidare.
Il veicolo d'esame può essere messo a disposizione da un terzo, sia in favore del candidato privatista, che in favore di un'autoscuola o di un centro di istruzione automobilistica (si applicano le regole presenti nella circolare prot. n. 21509 del 15 luglio 2011). Se si prende in prestito la moto, occorre presentare una liberatoria. Le autoscuole usano come modello l'allegato 2 della circolare 2459 del 29/1/2013, i privatisti usano come modello l'allegato 1 della medesima circolare.
Il candidato, durante la prova, deve indossare un casco protettivo integrale omologato, nonché eventuale ulteriore abbigliamento protettivo che potrà essere prescritto con decreto del Ministero delle infrastrutture e trasporti.
Ora passiamo alla nuova modalità:
l'esame consiste in due prove distinte, una da effettuare su una pista chiusa, per controllare le capacità, e una da effettuare su strada, per verificare il comportamento e la conoscenza delle norme di circolazione. I candidati devono dimostrare di essere in grado di prepararsi ad una guida sicura, provvedendo a:
• indossare correttamente guanti, stivali, casco e abbigliamento protettivo di altro tipo;
• effettuare, a caso, un controllo della condizione di pneumatici, freni, sterzo, interruttore di emergenza (se presente), catena, livelli dell'olio, luci, catadiottri, indicatori di direzione e dispositivi di segnalazione acustica.
Prova su pista (direttiva 2008/65/CE, D. Lgs. 59/2011, Circolare 2459 del 30/01/2013)
Al candidato viene richiesto di:
• Mettere il motociclo sul cavalletto e toglierlo dal cavalletto senza l'aiuto del motore, camminando a fianco del veicolo.
• Parcheggiare il motociclo sul cavalletto.
• Almeno due manovre da eseguire a velocità ridotta, fra cui uno slalom; ciò deve permettere di verificare l'utilizzo combinato di frizione e freno, l'equilibrio, la direzione dello sguardo e la posizione sul motociclo, nonché la posizione dei piedi sui poggiapiedi.
• Almeno due manovre da eseguire ad una velocità più elevata, di cui una in seconda o terza marcia, ad una velocità di almeno 30 km/h, ed una volta ad evitare un ostacolo ad una velocità minima di 50 km/h; ciò deve permettere di verificare la posizione sul motociclo, la direzione dello sguardo, l'equilibrio, la tecnica di virata e la tecnica di cambio delle marce.
• Frenata: devono essere eseguite almeno due frenate di prova, compresa una frenata d'emergenza ad una velocità minima di 50 km/h; ciò deve permettere di verificare il modo in cui vengono impiegati il freno anteriore e quello posteriore, la direzione dello sguardo e la posizione sul motociclo.
Anche se la direttiva ha già imposto l'introduzione di due nuove manovre (evitamento dell'ostacolo e frenata a una velocità minima di 50 km/h), ad oggi le prove pratiche si tengono ancora con il vecchio sistema.
C'è soprattutto il problema della SICUREZZA. Deve essere ancora emanato un decreto per la definizione delle condizioni ottimali di sicurezza, anche in relazione ai limiti di velocità prescritti.
Prova su strada
La prova su strada, della durata di non meno di 25 minuti, è abbastanza semplice e basta rispettare la distanza di sicurezza, usare sempre indicatori di direzione e guardare negli specchietti retrovisori, non sorpassare la colonna al semaforo, rispettare i limiti di velocità, rispettare le precedenze e fermarsi poggiando il piede a terra quando si arriva ad uno stop. L'esaminatore si trova su un'auto che vi può precedere o seguire, e dà le istruzioni mediante un auricolare.
I candidati devono eseguire le seguenti azioni in condizioni normali di traffico, in tutta sicurezza ed adottando le opportune precauzioni:
• partenza da fermo: da un parcheggio, dopo un arresto nel traffico; uscendo da una strada secondaria;
• guida su strada rettilinea; comportamento nei confronti dei veicoli che provengono dalla direzione opposta, anche in caso di spazio limitato;
• guida in curva;
• incroci: affrontare e superare incroci e raccordi;
• cambiamento di direzione: svolta a destra ed a sinistra; cambiamento di corsia;
• ingresso/uscita dall'autostrada (o eventuali strade ad essa assimilabili): ingresso mediante corsia di accelerazione; uscita mediante corsia di decelerazione;
• sorpasso/superamento: sorpasso di altri veicoli (se possibile); superamento di ostacoli (ad esempio vetture posteggiate); essere oggetto di sorpasso da parte di altri veicoli (se del caso);
• elementi e caratteristiche stradali speciali (se del caso);
• rotonde; passaggi a livello; fermate di autobus/tram;
• attraversamenti pedonali; guida su lunghe salite/discese;
• gallerie;
• rispetto delle necessarie precauzioni nello scendere dal veicolo.
Chissà quando verrà reso disponibile il decreto per la definizione delle condizioni ottimali di sicurezza e, come già si legge in rete, quando verranno resi disponibili i dispositivi per la misurazione della velocità da tenere durante la prova su pista (minimo 30 e 50 Km/h). E chissà quante motorizzazioni dispongano di piazzali con lunghezza di almeno 100 mt. per consentire l'espletamento delle nuove prove in pista.
Se per ogni esaminando, la commissione dovrà essere impegnata per almeno 25 minuti per la prova su strada più il tempo per la prova su pista, ci chiediamo quanto si allunghi la lista d'attesa e quindi i disagi per chi vorrà sostenere l'esame per la patente A.