FONTE http://www.cim-fema.it/web/
Sembrano banalità quelle esposte, ma se avete mai avuto un incidente anche lieve e ripasserete mille volte e poi ancora mille e poi di nuovo mille volte nel vostro cervello quanto è avvenuto, beh….l'errore che avrete compiuto vi sarà ben chiaro, e capirete che un vostro errore, magari banale, ohhhh, sì, c'è stato!
- Prima di sorpassare anche la tipica coda di auto, è fondamentale guardare gli specchietti retrovisori (ed eventuale lifesaver check): ci può sempre essere un'altro utente delle due ruote, magari inesperto (oppure più semplicemente idiota) che arriverà da dietro ad alata velocità: ignorarlo o non poterlo vedere prima di mettersi in sorpasso (se proprio lo volete fare) significherà tagliargli la strada. Più esso sarà idiota e più veloce arriverà con i rischi che ne derivano, è semplice fisica!
Nel caso in cui vi troviate in autostrada od in tangenziale (extraurbane principali) in coda fate attenzione alla corsia di emergenza: questa non si può usare, pena il ritiro della patente!
Se proprio volete rischiare fate attenzione ai mezzi che vi si introducono illegalmente (come voi) senza guardare se arriva qualcuno.
Eventuali sorpassi della coda andrebbero fatti sulla strada regolare (no emergenza) ed a bassa velocità.
- Mantenere le distanze durante il sorpasso: se rimanete troppo vicini ai mezzi che sorpassate o addirittura, gli viaggiate paralleli, rischiate di finire (e rimanere) nella loro “zona cieca” e non lascerete spazio al mezzo che state sorpassando per evitare un ciclista, un pedone o un’altra auto che sbuca.
Nei casi in cui stiate sorpassando una coda di auto tenete la dovuta distanza; se con la distanza non ci passate, non sorpassate, anche perché potrebbe esserci il solito automobilista sprovveduto che decide improvvisamente una inversione ad “U” senza curarsi di chi arriva da davanti e anche da dietro!
- Fate rumore: non certo come fanno certe categorie un po' bizzarre di motociclisti (ma lo sono poi?) togliendo i “dbkiller” dagli scarichi! Fate rumore durante i sorpassi, magari scalando una marcia mantenendo la stessa solita (moderata) velocità.
Ovviamente molti non vi sentiranno comunque perché avranno la musica “ad alto volume”, ma gli altri, quelli che sono distratti e stanno per fare qualcosa di sconcio fuori dal finestrino, beh…quelli vi sentiranno ed esiteranno.
-L’abbigliamento tecnico non è un optional: quando (e se) viaggiate in auto, vi sono alcune caratteristiche di sicurezza passiva e sicurezza attiva che vi proteggono in caso di spiacevoli “inconvenienti”.
Quando siete in moto la parte dedicata alla sicurezza passiva è il vostro fondoschiena, credete possa bastare? Provate a strofinare energicamente un polso su di un muro liscio liscio, coprendolo solo con uno strato di stoffa sottile: vi sembrerà di prendere fuoco.
Ora immaginate caviglie, polsi, schiena, gomiti, spalle che strofinano sull’asfalto (nella migliore delle ipotesi) a 50 Km/h, coperti solo da una maglia estiva oppure dal nulla e capirete che l’effetto, oltre che abrasivo, sarà ustionante.
Il modo migliore poi per rischiare tutti le dita dei vostri piedi è guidare la moto con le ciabatte infradito: perdere anche solo il dito più piccolo di un piede significa perdere la stabilità di un normale cammino, sarete comunque degli invalidi.
L’acquisto di una moto (o comunque il suo utilizzo) ne comporta necessariamente un adeguato equipaggiamento.
Il minimo indispensabile dovrebbe essere: casco, guanti, giacca con protezioni alle articolazioni e alla schiena, scarpe apposite (o almeno stivaletti);
Quindi no alle giacche da snowboard che non sono adatte: l’asfalto non è ghiaccio e quel tipo di tessuto, oltre a non proteggere affatto, rischia di fondersi sulla pelle con l’attrito (dell’attrezzatura tecnica da sci/snow potete eventualmente riciclare il paraschiena, se previsto dal produttore).
L’abbigliamento fortemente consigliato comprende anche: il paraschiena integrale, il casco integrale, gli stivali, i pantaloni con protezioni alle ginocchia e alle gambe.
L’abbigiamento corretto comprende inoltre: pantaloni con protezioni a gambe, ginocchia e sedere.
I soldi non sono una scusa accettabile: se avete 2.000/5.000/18.000 euro a disposizione per la moto, calcolate che una percentuale *deve* comunque finire in abbigliamento.
Seguirà il resto nella terza parte di questo mini-corso, ma ricordiamo che il CIM organizza corsi ad hoc su questi temi: dal vivo, con prove pratiche certe metodiche possono fare la differenza tra ore passate al Pronto Soccorso e periodi lunghi di guarigione ed una moto messa sicuramente in garage al ritorno di una bella giornata.
Coordinamento Italiano Motociclisti
Ufficio Comunicazione