FONTE http://www.cim-fema.it/web/
Nelle barzellette degli anni '60 la figura del Vigile Urbano che con fare indagatore chiedeva cortesemente al trasgressore "concilia?" è ormai retaggio di un passato che forse non tornerà più. L'idea che si fa l'italiano medio è quella erronea che "tutto il mondo è Paese" per cui l'atteggiamento da "tarallucci & vino" possa superare la frontiera.
Così non è, e la cronaca è piena di episodi dove le conseguenze spesso rimangono come cicatrici che ben fanno ricordare la nostra spavalderia un po' da "armata Brancaleone"-
E' quello che forse penseranno i due motociclisti italiani fermati nei Grigioni, cantone svizzero dove sono stati fermati dalla Polizia Cantonale.
La loro velocità di percorrenza era al doppio del limite: viaggiavano rispettivamente a 160 e 169 km./ora dove il limite è di 80 chilometri orari nella località denominata come Rona.
I due motociclisti italiani si sono quindi visti sequestrare i mezzi sul posto: ricordiamo che per queste infrazioni, in Svizzera è previsto il carcere, e non è una battuta; a volte vengono proposti lavori socialmente utili, se è la prima volta che contravvenite la multa non è salata, ma salatissima!
Superare il limite di velocità in Svizzera costituisce una grave violazione del codice stradale.
Coordinamento Italiano Motociclisti
Ufficio Comunicazione