FONTE http://www.cim-fema.it/web/
Per una guida che non stressi il pilota ed il passeggero, la corretta regolazione delle sospensioni è fondamentale: accordare il funzionamento tra la sospensione anteriore e quella posteriore, per limitare al massimo gli scompensi che le asperità del fondo stradale portano all’equilibrio della motocicletta, è basilare.
Altro parametro da tenere in considerazione è la pressione degli pneumatici che deve essere quella prescritta dalla casa. Regolare le sospensioni con una pressione delle gomme errata è totalmente inutile.
Questo tipo di regolazioni si può suddividere in due fasi distinte e separate. La prima è una regolazione statica in cui si regola l’assetto della moto, cioè l’altezza dell’avantreno e del retrotreno in condizioni di marcia; la seconda è una regolazione dinamica dove si interviene sui registri per migliorare il comportamento della motocicletta, per esempio durante la percorrenza di una curva o in frenata.
Ricordiamoci sempre che per ottenere un efficace funzionamento della sospensione in base alle regolazioni dell’ammortizzatore, che sia il monoammortizzatore o la forcella, è importante che questi componenti siano efficienti al 100%.
Un controllo da un buon meccanico sospensionista è necessario per una revisione che mantenga i fluidi di lavoro (azoto e olio) nel corretto stato.
Regolazione dell’idraulica
1) Per regolare l’idraulica della forcella, tirare la leva del freno anteriore.
2) Comprimere ed estendere la forcella ripetutamente, caricandola dal manubrio.
3) Lasciare estendere la forcella togliendo il carico ma tenendo sempre la leva del freno tirata. La forcella deve estendersi completamente e successivamente deve comprimersi leggermente. Se invece la forcella non affonda dopo l’estensione, allora il freno in compressione è eccessivo. Se invece dovesse oscillare per qualche istante allora è troppo poco frenata in estensione.
4) Per regolare il freno in estensione del mono-ammortizzatore è necessario comprimerlo bruscamente e lasciarlo estendere. L’estensione completa deve avvenire in circa 1,5 sec. Regolare il freno in compressione secondo quanto indicato nel libretto di uso e manutenzione.
La regolazione dinamica
La regolazione dinamica è molto più complessa di quella statica perché in questa fase subentra anche lo stile di guida e le impressioni del pilota. E’ importante effettuare una regolazione per volta procedendo per piccoli passi, in modo tale da sapere sempre in che direzione si sta andando. In base a questo consiglio, quindi, è sempre opportuno provare un registro per volta girandolo di uno o al massimo due scatti per ogni tentativo.
Riportiamo di seguito varie situazioni che possono verificarsi quando le sospensioni non sono regolate nel migliore dei modi. Sarà facile individuare il caso che più si avvicina al comportamento della propria motocicletta e seguire, quindi, le relative indicazioni.
La moto è rigida in rettilineo e tende a saltellare sulle asperità del terreno: il precarico e il freno in compressione sono troppo elevati.
Le ruote non copiano (seguono) le asperità : il precarico delle molle è troppo elevato.
La moto tende a ondeggiare nei curvoni veloci: è necessario aumentare sia il precarico che il freno in compressione.
In frenata la moto si scompone abbassandosi eccessivamente davanti e sbandando con la ruota posteriore : le molle della forcella sono poco precaricate e il freno in compressione è insufficiente.
L’avantreno è imprevedibile e insicuro al centro curva: la frenatura in estensione è eccessiva o insufficiente. Il freno in compressione è eccessivo.
La moto tende ad allargare la traiettoria: il precarico delle molle della forcella è eccessivo oppure il precarico della molla del mono è insufficiente così come potrebbe essere eccessivo il freno in estensione del monoammortizzatore.
La moto tende a chiudere la traiettoria e lo pneumatico posteriore tende a derapare: il retrotreno è troppo precaricato o c’è un eccessivo freno in compressione dell’ammortizzatore. La forcella è poco precaricata.
Riassumendo, per una buona regolazione dinamica bisogna tenere conto che:
Il precarico serve a regolare l’altezza della moto oltre a conferire un funzionamento più o meno secco delle sospensioni sulle asperità. Pertanto, agendo su questo parametro si modifica il comportamento della moto in curva che può passare da sotto a sovrasterzante a seconda che si aumenti il precarico della forcella o del monoammortizzatore.
I freni in compressione e in estensione servono a regolare la velocità con cui le sospensioni si comprimono o si estendono. La regolazione delle sospensioni è sempre un compromesso tra le diverse situazioni che si possono incontrare durante la guida.
Infatti, una taratura ottimale per la frenata, non lo sarà per una guida su un tratto di strada sconnessa, così come un setup per percorsi tortuosi sarà deleterio per quelli veloci.