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 Un manuale di sopravvivenza per la guida in moto, seconda parte

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Un manuale di sopravvivenza per la guida in moto, seconda parte Empty
MessaggioTitolo: Un manuale di sopravvivenza per la guida in moto, seconda parte   Un manuale di sopravvivenza per la guida in moto, seconda parte EmptySab Set 07, 2013 11:08 am

FONTE: http://www.cim-fema.it/web/


Nella prima parte della nostra guida di sopravvivenza per tangenziali metropolitane, abbiamo visto i primi 5 punti fondamentali per portare a casa la pelle nostra oltre che quella della sella, vediamo quindi i cinque punti successivi per questi dieci comandamenti da tenere bene a mente!

6. Trovare una “locomotiva”, cioè un motociclista che guidi bene, ma non troppo veloce e che apra così la pista (le automobili spesso lasciano un piccolo spazio). La locomotiva migliore ha uno scarico non omologato (sic!) e quindi lo si sente bene! Basta seguirlo a 20 metri (non meno, nel caso in cui si arresti bruscamente, né troppo lontano, nel qual caso è inutile).

7. Diffidare degli spazi maggiori ai 10 metri tra due auto: c'è sempre qualcuno pronto ad inserirsi velocemente e all'ultimo momento, diffidare allo stesso modo dei camion, che ci impediscono la visuale davanti, non scegliete un camion come apripista oltre al fatto che non vedete nulla vi riduce l'aria di raffreddamento del motore.

8. Guardarsi la schiena: vetture che si appiccicano troppo ed anche alcuni motociclisti che ritengono che non siamo abbastanza veloci, ci rincorrono con i lampeggianti; Farli passare il prima possibile, senza rischi ed in modo sicuro appena si apre uno spazio sufficiente tra due auto (e quindi non uno spaziettino che tenderà sempre a restringersi); questa regola viene dopo la regola n° 1 che è la più importante!

9. Evitare auto con targa straniera o chi vi sembra non del luogo: sono i più pericolosi perché non hanno l'abitudine di essere in un tale flusso di traffico. Sono costantemente deconcentrati in quanto cercano indicazioni e quindi possono avere i riflessi rallentati. La loro targa straniera sarà quindi sinonimo di pericolo. C’è anche un consiglio che impone di raddoppiare l’attenzione nei periodi di vacanza, perché gli automobilisti scappano da Milano o da Roma o da Parigi con le stesse tensioni e stress e e sono stanchi, quindi più probabilmente faranno errori di guida, fatali per noi motociclisti.

10. Avere paura ed essere anche un po’ paranoici: è un ottimo stimolante che ci farà anticipare le nostre manovre, per non correre rischi inutili e che forza a rimanere ben saggiamente in una corsia, come un'automobile, ed incoraggia non a sgattaiolare tra le auto e confondere le tangenziali ai videogiochi!

A questi suggerimenti specifici per le tangenziali bisognerà aggiungere consigli standard di guida che bisognerà ricordare in determinate situazioni più del solito:
• regolare la guida a seconda del tempo (soprattutto quando piove),

• tenere la moto in perfette condizioni: freni, luci, indicatori di direzione, specchietti, claxon...

• tenere una buona posizione di guida, guardare lontano, pronti a rallentare o a sorpassare

• non rischiare (ad esempio tra le file) quando si è stanchi, malati, non in forma: i riflessi rallentano

• ringraziare quando le vetture si spostano ed evitare assolutamente qualsiasi comportamento anti-sociale come calciare le portiere.

Conclusione:


Infine, e potrebbe essere l'undicesimo comandamento: leggere la favola di La Fontaine: la tartaruga e la lepre...
Questo può far riflettere sull’opportunità di guadagnare 5 minuti per raggiungere la destinazione o vincere una sola andata per l'aldilà.

In uno stile molto meno divertente e più crudo, si raccomanda vivamente di ascoltare e leggere storie e racconti di motociclisti che si sono spiattellati, e non solo sulla tangenziale, per riflettere sull'opportunità di correre rischi inutili su una moto. È la perpetua storia della pentola di ferro contro quella di coccio.

Un motociclista sopravvive molto raramente se cade sulla tangenziale, perché c'è sempre un'automobile o un camion in arrivo su di lui a terra in quanto non c'è abbastanza spazio per fermarsi.
Infine, leggete le statistiche degli incidenti in generale, ad esempio, ogni anno sulla circonvallazione di Parigi, ci sono 800 motociclisti (esclusi scooter) feriti e troppi morti. Non essere uno di loro.

Coordinamento Italiano Motociclisti
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