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 Un manuale di sopravvivenza per la guida in moto, prima parte

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Un manuale di sopravvivenza per la guida in moto, prima parte Empty
MessaggioTitolo: Un manuale di sopravvivenza per la guida in moto, prima parte   Un manuale di sopravvivenza per la guida in moto, prima parte EmptySab Set 07, 2013 11:09 am

FONTE http://www.cim-fema.it/web/


In autostrada, come sulle circonvallazioni delle grandi metropoli così come nelle tangenziali delle grandi città si adottano delle particolari regole e codici di condotta. L'anello parigino, ad esempio detiene alcuni record, anche a livello europeo, con i suoi 35 km, ed i 1,2 milioni di veicoli ogni giorno, subisce 10 incidenti al giorno che provocano però una sola morte al mese in media.

Queste strade sono diventate le arene del nostro mondo moderno, o peggio una forma di strada-roulette, ancor più casuale rispetto alla roulette russa.

E le due ruote non sono risparmiate, poiché queste sono coinvolte in oltre il 60% degli incidenti.

Ci sono quindi regole e comandamenti specifici da rispettare:

La prima regola di sopravvivenza è contenuta nel codice: immaginate sempre che il motociclo sia un'auto e prenda il posto di un auto: deve quindi rimanere nella sua corsia (se possibile la terza, né la più veloce né la più lenta) e allo stesso ritmo del flusso di traffico.

Non dimenticate mai che zigzagare tra le corsie delle auto è vietato dal codice della strada, e questa regola si applica (per ora) anche ai motocicli.

E le campagne contro le moto, l’ intolleranza verso i motociclisti continua, una dopo l'altra, e così fioccano le multe!

Ma quasi nessuno sembra essere tollerante! Quindi, se volete davvero andare più veloce, circolare tra le file e prendere rischi meno sconsiderati, ecco quindi i primi 5 dei 10 comandamenti (gli altri nella prossima puntata…) per evitare di diventare dei "kamikaze" sulla moto:

1. Focalizzare ed osservare per anticipare chi è davanti (ed ai lati), è da li che viene il pericolo. Si impara a guardare lontano nei corsi per la patente; bisogna guardare lontano per anticipare una propria frenata (per evitare una frenata di emergenza) e guardare vicino, per monitorare i veicoli più vicini per evitare tamponamenti.

2. Usare i fari anabbaglianti e gli indicatori di direzione: ci sono centinaia di auto in pochi chilometri, quindi bisogna essere visti, e soprattutto non abbagliare (le luci alte abbagliano i veicoli che incrociamo ed impediscono all'autista di valutare la velocità e la distanza della motocicletta). Alcune moto sono dotate delle quattro frecce intermittenti, altre devono accontentarsi di quelle di svolta,

3. Nei sorpassi, se possibile, spostarsi rapidamente sulla quarta corsia, o la più a sinistra, ed evitare zig-zag tra le corsie. La corsia di estrema destra è la più pericolosa: automobili e camion la usano e talvolta si immettono rapidamente, spesso senza guardare (non dimenticare che essi hanno la priorità). È il modo migliore per schiantarsi. La seconda corsia non è molto meglio con chi scarta improvvisamente vedendo che chi si immette arriva più velocemente del previsto.
Ci rimangono quindi le due corsie più a sinistra: più sovente la terza e la quarta (il numero di corsie varia tra 4 e 6 a seconda della tangenziale). Non vogliamo nemmeno menzionare la corsia di emergenza, che non dovrebbe mai essere impegnata: questa è la più pericolosa sia per incidenti ma anche per i vari detriti fonte di forature e quindi di ulteriori potenziali incidenti.
Attenzione! L'ultima (quarta) è la più veloce e se guidi tranquillamente a 100 km/h nel traffico, rischia che un’automobile o un camion vi tallonino a volte addirittura suonino e lampeggino destabilizzandovi. Per questo motivo, può essere consigliabile rimanere sulla terza corsia e leggermente decentrati (rispetto alla corsia stessa) per evitare di essere tamponati.

4. Per risalire le corsie usare solo le due ultime corsie più a sinistra. È tra queste due che gli automobilisti sono più abituati a percepire le moto. Dovrebbero quindi garantire un filo in più di attenzione. Le altre corsie sono sconsigliate a meno di rimanerci stabilmente ed in colonna.

5. Nei sorpassi regolare la velocità a seconda delle circostanze in modo ragionevole: mantenere un differenziale di 20-30 km/h al massimo (10 km/h direbbero alcuni, ma non meno di 5 km/h soprattutto quando si è nel punto cieco di un veicolo) tra la velocità del veicolo e la velocità del motociclo, se la velocità del veicolo non supera 80 km/h.

Attenzione, quando tutto è bloccato e le auto sono ferme: c'è sempre un imbecille che potrebbe aprire una porta o che senza guardare dà una sterzata per cambiare corsia: botta assicurata.

Allo stesso modo, può succedere che la quarta corsia (la più a sinistra) sia ferma ma la terza sia più fluida... la probabilità e l'esperienza dimostrano che c'è sempre un’auto che si immette senza guardare e senza segnalare, quindi, attenzione. Ad oltre 80 km/h, sorpassare tra le corsie rende il rischio troppo grande rispetto al vantaggio che si ottiene, meglio stare nella colonna ricavando uno spazio tra un'auto che ci precede e quella posteriore.

Seguiranno gli altri 5 comandamenti nella prossima parte.

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