FONTE: http://www.cim-fema.it/web/
Pochi ma utili consigli di guida per una maggior tutela dei motociclisti partendo da due principali considerazioni: la prima che il 14% di tutti i decessi per incidenti stradali in Europa è rappresentato dai motociclisti, e la seconda che gli automobilisti sono la causa principale di incidenti motociclistici con il coinvolgi- mento di due o più persone!
Nel 2008 la banca dati C.A.R.E. che si occupa di catalogare tutti gli incidenti stradali a livello europeo, ha registrato 5.126 decessi di motociclisti in tutta Europa, pari al 14% circa dei 37.234 decessi complessivi sempre per incidenti stradali in genere.
Si tratta di una percentuale molto alta e preoccupante, considerato che i motociclisti rappresentano solo il 2% di tutti i guidatori.
Per questo motivo nel 2010 è stato elaborato dall'azienda DEKRA (che si occupa di revisioni e controlli tecnici) un Rapporto sulla Sicurezza Stradale dedicato proprio alle moto.
Il rapporto aveva lo scopo di dare nuovi spunti di riflessione e fungere da vademecum per i motociclisti, al fine di poter dare dei validi suggerimenti su come essere più responsabili e poter ridurre sempre più il numero di incidenti con morti e feriti.
Una serie di consigli ed accorgimenti vengono dati anche agli automobilisti e agli altri guidatori perché adottino uno stile di guida più attento e più rispettoso nei confronti degli utenti più deboli della strada e quindi dei motociclisti.
Gli automobilisti sono la causa principale di incidenti motociclistici con il coinvolgimento di due o più persone.
Quasi due terzi degli incidenti in moto, che vedono il coinvolgimento di due o più persone, non sono da imputare al motociclista ma all’automobilista.
Situazioni tipo si hanno soprattutto in fase di svolta quando l’automobilista presta poca attenzione al procedere del motociclista o ne valuta erroneamente la velocità.
La maggior parte di questi incidenti avvengono in prossimità di incroci, nei pressi di strade secondarie o di svincoli o ancora quando un’automobile effettua la retromarcia.
Prendendo in considerazione dei dati rilevati in Germania, nel 2008 il 72% di incidenti con due o più persone sono stati causati dagli automobilisti o hanno riguardato comunque una collisione con autovetture e nel 91% dei casi le vittime di questa tipologia di incidenti riguardava motociclisti e loro passeggeri.
Questo scenario non è molto diverso da quel che succede negli altri Paesi europei e quindi anche in Italia.
Gli automobilisti, dunque, hanno una grande responsabilità nei confronti dei motociclisti ed è per questo motivo che devono prestare attenzione durante la guida e rispettare un po’ di più gli utenti delle due ruote, controllando il corretto posizionamento degli specchietti retrovisori e la visuale che ne deriva e quindi guardarli continuamente durante la guida.
La miglior prevenzione, infatti, passa sempre da una guida più attenta e consapevole, nonché rispettosa di tutti gli altri utenti.
Le situazioni particolarmente rischiose per gli automobilisti che non si accorgono dei motociclisti e che quindi possono essere cause di incidenti pericolosi si hanno quando si percorrono delle curve, quando si vuole svoltare, durante i cambi di corsia o quando si attraversano gli incroci.
In questi casi è necessaria una maggiore attenzione e una maggior prudenza.
L’automobilista deve capire che può esserci molto di più di quello che riesce a vedere con un solo colpo d’occhio, per limitazioni della visuale dovute a fattori diversi, come la presenza nell’autovettura di passeggeri sul sedile anteriore o posteriore, dei poggiatesta o per limiti del telaio dello stesso veicolo.
Quando ci si appresta ad affrontare un sorpasso bisogna fare sempre i conti con la possibilità che ci possa essere una moto in prossimità dell’angolo cieco dell’auto.
Le moto sono spesso nascoste da auto o furgoni. Non bisogna quindi concentrarsi solo su questi, ma accertarsi che non vi siano anche delle moto sulla strada.
Anche quando la strada ci sembra priva di motociclisti, perché nascosti dietro ad altri veicoli o perché nell’angolo cieco, bisogna ricordarsi che il motociclista vede l’automobilista e quindi nelle sue manovre cerca di anticiparne le mosse di guida.
Per questo motivo si devono sempre utilizzare gli indicatori di direzione per informare gli altri conducenti delle proprie intenzioni di manovra.
E poi non bisogna sottovalutare l’accelerazione e la velocità delle moto; quando sta sopraggiungendo una moto l’automobilista deve ponderare bene se ha ancora la possibilità di svoltare o se il tempo per compiere la manovra non è sufficiente per il sopraggiungere ed avvicinarsi di una moto.
In tali circostanze bisogna ricordarsi che una frenata brusca rappresenta un grave pericolo per il motociclista.
Coordinamento Italiano Motociclisti
Ufficio Comunicazione